Con l’arrivo del freddo iniziano a circolare forme parainfluenzali e l’influenza stagionale. Si tratta ormai di una situazione che si presenta ogni anno e che mette a letto milioni di italiani da ottobre fino a marzo dell’anno seguente. Se per la maggior parte di noi, l’influenza non incide in maniera decisa sulla nostra quotidianità, per le persone più fragili rappresenta un vero problema che non va sottovalutato.
In particolare, in queste settimane, possiamo notare già i primi casi di influenza australiana, chiamata così perché prima è passata nel continente australiano, causando delle condizioni influenzali molto critici. Quindi cosa dobbiamo aspettarci quest’anno? Come possiamo evitare o quantomeno ridurre le conseguenze dell’influenza? Non vi resta che continuare a leggere le righe di questo articolo.
L’influenza australiana
In Italia ci sono ancora pochi casi, anche a causa del caldo anomalo, la sua circolazione va a rallentatore. Ma possiamo comunque già sapere quali sono state le conseguenze, guardando ciò che è successo nell’emisfero australe, dove si è sviluppato un ceppo influenzale molto contagioso, quindi facilmente trasmissibile. Questo potrebbe rappresentare un problema.
Secondo le stime effettuate dagli esperti, l’influenza ha già iniziato a circolare, ma il picco si verificherà tra la fine dell’anno e le prime settimane dell’anno prossimo, raggiungendo un numero di casi totali che girano intorno ai 15 milioni. Si tratta di un picco generalizzato, in quanto in alcune zone di Italia, al sud, sicuramente si protrarrà nei mesi successivi a gennaio.
I sintomi dell’influenza australiana
Come tutte le influenze stagionali che si sono susseguite negli anni, anche l’influenza australiana presenterà dei sintomi legati alle vie respiratorie. Sintomi che possono durare anche per diversi giorni: dai tre ai sette giorni, mettendo a letto parecchi italiani. Tuttavia occorre specificare quali possono essere i segni tipici dell’influenza, che si differenziano da altri sintomi parainfluenzali:
- Febbre alta.
- Mal di gola, tosse e raffreddore.
- Malessere generale.
- Dolori articolari.
Inoltre, è molto importante distinguerla dai sintomi tipici del Covid, che ormai è diventato un virus endemico ma sempre presente e in circolazione con i suoi vari ceppi. Per escludere i sintomi e la patologia tipici del covid, è importante effettuare un tampone orofaringeo. Ma come possiamo alleviare i sintomi o evitare l’influenza?
Ci possono essere diverse possibilità per evitare il contagio dell’influenza o quantomeno ridurne gli effetti. Prima di tutto per gli anziani e le persone più fragili con delle patologie a carico, è importante vaccinarsi. Inoltre, si possono considerare alcune azioni di contenimento, come l’uso della mascherina nei luoghi affollati e il lavaggio frequente delle mani.